Si chiama Passenger Locator Form (da qui l’acronimo dPLF o PLF), in italiano Modulo di Localizzazione Digitale: ma che cos’è nello specifico e come funziona? Scopriamolo.
L’emergenza Covid-19 (coronavirus) causa molte limitazioni negli spostamenti in Italia e all’estero.
In particolare, in questo momento viene chiesto per alcuni Paesi un modulo per il tracciamento degli spostamenti all’Estero: e in generale viene chiesto quando si proviene da paesi con rischio di importazione contagi alto.
Scopriamo nel breve approfondimento, nello specifico cos’è il DPLF (Digital Passenger Locator Form).
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Dal 24 maggio 2021 è obbligatorio compilare online il questionario PLF Italia per entrare (o rientrare) nel nostro Paese. PLF sta per Passenger Locator Form e la versione italiana è stata la prima a essere disponibile come modulo digitale europeo, per questo è anche chiamato EU dPLF, dove EU indica che è uno standard dell’Unione Europea e la d sta per digital.
Il questionario va compilato con qualunque mezzo di trasporto si decida di entrare (o rientrare) nel nostro Paese, anche con mezzi propri e anche se si è residenti.
La compilazione obbligatoria del modulo di localizzazione del passeggero (Passenger Locator Form – PLF) PLF, prevista dall’Ordinanza del 16 aprile 2021, riguarda tutti i passeggeri in arrivo in Italia, attraverso qualsiasi mezzo di trasporto, prima del proprio ingresso nel territorio nazionale.
I passeggeri devono compilare il PLF seguendo le istruzioni di seguito riportate:
Una volta inviato il modulo, il passeggero riceverà all’indirizzo e-mail indicato in fase di registrazione, il PLF in formato pdf e QRcode che dovrà mostrare direttamente dal suo smartphone (in formato digitale) al momento dell’imbarco. In alternativa, il passeggero potrà stampare una copia del dPLF da mostrare all’imbarco.
Il PLF potrà essere compilato in qualsiasi momento (settimane, giorni) prima del viaggio, ma dovrà essere inviato obbligatoriamente prima dell’imbarco e sarà sempre modificabile fino a quel momento.
È necessario compilare un modulo per ciascun passeggero adulto; in caso di presenza di minori quest’ultimi potranno essere registrati nel modulo dell’adulto accompagnatore. In caso di minori non accompagnati, il PLF dovrà essere compilato dal tutore prima della partenza.
La compilazione del modulo digitale, sostituisce la dichiarazione di cui all’art. 50, comma 1, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 2 marzo 2021. In casi eccezionali, ovvero esclusivamente in caso di impedimenti tecnologici, sarà possibile compilare il modulo cartaceo. Si precisa che l’autodichiarazione resa alla Polizia di Frontiera dovrà sempre essere esibita in versione cartacea.
Sarà loro compito:
I membri dell’equipaggio sono esonerati dalla compilazione del PLF esclusivamente nell’esercizio del loro lavoro, ovvero nei casi in cui l’ingresso sul territorio nazionale avviene a bordo del mezzo di trasporto sul quale si sta prestando servizio.
Chi invece è esentato dall’obbligo di questo strumento?
Ecco i casi nello specifico in cui non si deve ottemperare a questo adempimento.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it